Approfondimenti

Valorizzazione degli scarti arancia: pubblicato lo studio

E’ stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Processes il nostro ultimo lavoro sulla valorizzazione del pastazzo di arancia attraverso cavitazione idrodinamica controllata.

L’industria di trasformazione delle arance genera ogni anno enormi quantità di scarti, sotto forma di “pastazzo“, un mix di bucce, semi e polpa residui della produzione di succo d’arancia (55-65% del prodotto iniziale), che vanno trattati come rifiuti e che ad oggi rappresentano un problema ambientale ed economico.

Il pastazzo ha in realtà un grande valore, in quanto contiene una serie di importanti composti bioattivi, come pectina, polifenoli e terpeni che possono essere riutilizzati in svariati settori (nutraceutica, alimentazione umana e animale, agricolo, cosmetico, ecc.). La possibilità di valorizzare i sottoprodotti della lavorazione delle arance rappresenta quindi una grande opportunità, che potrebbe portare benefici ambientali ed economici all’intero comparto della coltivazione e trasformazione.

Su queste premesse abbiamo condotto uno studio, appena pubblicato su Processes, in collaborazione con l’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati – CNR di Palermo,  il Centro de Química-Física Molecular and IN-Institute of Nanoscience and Nanotechnology di Lisbona e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze.

Lo studio ha dimostrato la fattibilità del percorso proposto, basato sulla cavitazione idrodinamica controllata,  per la valorizzazione della buccia d’arancia di scarto, attraverso una tecnologia semplice, economica e altamente efficiente, che richiede l’acqua come unica materia prima aggiuntiva, aderendo quindi ai principi dell’estrazione verde.

Le estrazioni di pectina (con un grado di esterificazione notevolmente basso), polifenoli (flavanoni e derivati dell’acido idrossicinnamico) e terpeni (principalmente d-limonene) hanno mostrato rese elevate in pochi minuti di tempo di processo. Il residuo solido  ha rivelato un eccellente potenziale di generazione di metano in caso di digestione anaerobica, con pochi minuti di tempo di processo sufficienti a determinare un elevato rapporto tra l’energia contenuta nel metano generato e l’energia consumata.

I risultati raggiunti hanno dimostrato la fattibilità del percorso proposto per la valorizzazione integrale della buccia d’arancia di scarto, sebbene esistano ampi margini per ulteriori miglioramenti.

Per approfondire

Real-Scale Integral Valorization of Waste Orange Peel via Hydrodynamic Cavitation 
Meneguzzo, F.; Brunetti, C.; Fidalgo, A.; Ciriminna, R.; Delisi, R.; Albanese, L.; Zabini, F.; Gori, A.; dos Santos Nascimento, L.B.; De Carlo, A.; Ferrini, F.; Ilharco, L.M.; Pagliaro, M. Processes 2019, 7(9), 581; https://doi.org/10.3390/pr7090581